Da ormai 10 anni, i volontari di ADRA Bologna organizzano la distribuzione di aiuti di vario tipo: alimentare, abbigliamento e calzature. Tutti i martedì del mese dalle 8.30 alle 13.oo tante famiglie beneficiano di questo progetto, circa 25 diverse ogni settimana!
La distribuzione alimentare e del vestiario a Bologna viene svolta seguendo criteri precisi. Le famiglie aiutate maggiormente riguardano la fascia della popolazione che si trova in estrema povertà.
I volontari vorrebbero aiutare tutti, ma come dice Lilly, una volontaria di ADRA Bologna: “questo sistema è necessario se si vogliono fare le cose con criterio e aiutare le fasce più deboli della società. È certo che se abbiamo qualcosa in più in magazzino lo doniamo senza pensarci due volte”.
Come fanno i volontari di Bologna a identificare le famiglie più bisognose? Grazie allo Centro di Ascolto, promosso dalle stesse volontarie del banco alimentare, in collaborazione con ADRA Bologna. I beneficiari presentano l’ISEE allo sportello d’ascolto (aperto un martedì pomeriggio al mese e portato avanti da Lilly e Stefania). In questo modo è possibile procedere con una distribuzione di aiuti veramente efficiente.
In base all’ISEE di ogni nucleo familiare le volontarie ADRA seguono determinati criteri che le aiutano a selezionare le persone che possono aiutare. A ogni famiglia selezionata viene consegnato un numero e viene preparata una scheda con i documenti e le informazioni necessarie. Grazie al centro d’ascolto le volontarie hanno la possibilità di conoscere di persona tutti i membri del nucleo familiare, le condizioni dell’alloggio dove risiedono, le scuole che i figli frequentano e altre informazioni utili per prendersi cura di tutti al meglio.
Anche la distribuzione del cibo non avviene in modo casuale. La distribuzione alimentare e del vestiario è svolta all’interno di una stanza dove può entrare una famiglia assistita per volta.
Ogni famiglia assistita ha un appuntamento per la distribuzione di aiuti un martedì al mese a un orario ben preciso. Il giorno e l’ora dell’appuntamento vengono scritti dalle volontarie in un biglietto che i beneficiari devono mostrare al momento dell’incontro. A questo punto le volontarie consultano la scheda della famiglia che hanno precedentemente preparato e in base all’ISEE e alle altre informazioni che conoscono dopo aver avuto il colloquio con gli assistiti, preparano il cibo da donare loro. Contemporaneamente i beneficiari scelgono i vestiti di cui necessitano: possono prendere tutto quello che desiderano.
Ogni alimento donato, viene meticolosamente registrato. Le volontarie sono anche attente ai bisogni e alle necessità di ogni famiglia: alcune sono musulmane quindi scelgono alimenti che non contengano carne di maiale.
Una volta terminata la distribuzione, viene lasciato un bigliettino ai beneficiari con l’appuntamento per il mese successivo. Stefania scrive il giorno e l’ora dell’appuntamento anche in agenda.
La distribuzione alimentare e del vestiario comprende anche omogeneizzati, pannolini, latte in polvere, coperte, accappatoi per la doccia, stoviglie, piatti, occorrente per la casa e tutto ciò che può servire a chi non ha nulla.
Il valore che questo progetto ha nella vita dei volontari e dei beneficiari è immenso, come affermano gli assistiti stessi:
– “Le volontarie ci accolgono sempre con il sorriso e conoscono i nostri nomi”
-“si ricordano che uno dei miei bambini è intollerante al lattosio e mi danno il latte di soia”
-“una volta ho ricevuto un passeggino per mia figlia, un lusso che non posso permettermi”
-“avevo detto a Stefania che dovevo fare una visita medica e se ne è ricordata!”
Non si tratta solo di distribuzione alimentare, del vestiario o dei medicinali. Le volontarie offrono molto di più ai loro assistiti: “gli vogliamo bene, li conosciamo da tanto tempo – affermano Stefania, Lilly e Licia – ci prendiamo cura di loro con amore e rispetto; lo stesso amore che riceviamo da Dio, cerchiamo di donarlo anche a loro”.
Debora Prati