Otto per mille Chiesa Avventista

Domande frequenti

Facciamo
chiarezza
sull’8xmille

Puoi scegliere di destinare l’8xmille alla Chiesa Avventista dando vita a numerosi progetti culturali, sociali e umanitari, contribuendo così alla promozione della salute e del benessere delle persone. Non ti costa nulla, ma ha un grande valore per il prossimo.

È una quota pari all’8×1000 del gettito complessivo dell’Irpef (l’imposta sul reddito delle persone fisiche) che ogni anno lo Stato destina alle confessioni religiose che hanno sottoscritto un Concordato o un’Intesa per gli scopi dichiarati nell’accordo che sono:
-di culto, sociali, umanitari, culturali per la Chiesa Cattolica, la Chiesa Luterana, l’Arcidiocesi Ortodossa, l’Unione Buddista, l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, l’Unione Induista, l’Istituto Soka Gakkai;
-solo per scopi sociali, umanitari, culturali per la Chiesa Avventista, la Chiesa Valdese, le Assemblee di Dio, la Chiesa Battista, la Chiesa Apostolica.”

I contribuenti possono scegliere a chi destinare la propria preferenza firmando nell’apposita casella della loro dichiarazione dei redditi. I destinatari riceveranno in proporzione alle preferenze ricevute.

A tutte le CONFESSIONI RELIGIOSE che hanno firmato un concordato o una intesa (trasformata in legge) con lo Stato Italiano chiedendo di aderire al meccanismo di ripartizione dell’otto per mille. Lo Stato spende il suo 8xmille per «interventi straordinari, per fame nel mondo, calamità naturali, assistenza ai rifugiati, conservazione di beni culturali». In realtà, lo Stato ha usato il suo 8 per mille, tra l’altro, anche per finanziare la partecipazione militare italiana a missioni internazionali di pace.

Non esiste obbligo di scelta.

Se non si firma, comunque lo Stato ha già prelevato l’IRPEF e non lo restituirà.

Semplicemente, distribuirà l’8×1000 tra i vari beneficiari secondo le firme che sono state espresse.

Perché l’otto per mille è stato concepito come uno strumento di democrazia diretta. Chi firma dà forza alla propria convinzione, orientando la scelta non solo in base al valore dell’Irpef personale, ma a quello complessivo.

FIRMARE NON COSTA NULLA.

Si tratta, infatti, della facoltà di decidere quale destinazione dare alla quota dell’otto per mille dell’Irpef che tutti abbiamo pagato.

Tutti coloro che contribuiscono al gettito Irpef, in particolare coloro che sono tenuti a compilare il modello Redditi (ex Unico) e il 730.

Coloro che non devono fare la dichiarazione dei redditi, come pensionati, lavoratori dipendenti e chi possiede redditi assimilati (es. borse di studio, borse lavoro, assegni periodici percepiti dal coniuge separato o divorziato, collaborazioni a progetto ecc.) possono ugualmente firmare per 8xmille attraverso l’apposita scheda.

Da molti anni ci occupiamo di dare risposte concrete ai bisogni che emergono dal territorio. Utilizziamo l’8xmille solo per realizzare progetti in ambito culturale, umanitario e sociale e non per finalità di religione o di culto.

Infatti, l’intero ammontare ricavato dall’assegnazione dell’8xmille viene investito in progetti. Neanche un euro dell’8×1000 viene utilizzato per finalità di religione o di culto.

L’8xmille del gettito IRPEF può essere destinato:

– allo Stato
all’Unione italiana delle Chiese Cristiane Avventiste del 7° giorno
– alla Chiesa Cattolica
– alle Assemblee di Dio in Italia
– alla Chiesa Evangelica Valdese
– alla Chiesa Evangelica Luterana in Italia
– all’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane
– alla Sacra Arcidiocesi ortodossa d’Italia ed Esarcato per l’Europa Meridionale
– alla Chiesa apostolica in Italia
– all’Unione Cristiana Evangelica Battista d’Italia
– all’Unione Buddhista Italiana
– all’Unione Induista Italiana
– all’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai (IBISG)

 

La differenza tra 8xmille, 5xmille e 2xmille

L’8×1000 è la quota del gettito fiscale dell’IRPEF diviso, a seconda delle preferenze dei contribuenti, tra lo Stato e le diverse confessioni religiose che hanno firmato il protocollo d’intesa. Grazie all’8×1000 le diverse chiese possono finanziare progetti, siano essi umanitari, assistenziali o le esigenze di culto e la tutela della cultura e degli interessi religiosi, come la tutela delle minoranze contro il razzismo.

Il 5×1000 è una quota dell’IRPEF che i cittadini possono destinare agli enti del cosiddetto “terzo settore”, cioè enti che operano in ambito di interesse sociale. Gli enti possono operare in diversi ambiti, tra cui la ricerca scientifica, la ricerca sanitaria, la tutela promozione e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici, ecc.

Dal 2014 è stata creata una nuova misura fiscale: il 2×1000. Tale misura, come nel caso del 5×1000 e dell’8×1000, non è un costo per il contribuente e può essere destinata in favore di uno dei partiti politici che ha aderito al protocollo d’intesa.

La scelta di una non esclude l’altra. Il contribuente ha la possibilità di scegliere a chi destinare sia l’8 per mille, sia il 5 per mille sia il 2 per mille.

otto per mille avventisti zero euro al culto

Le spese per finalità di culto, per la manutenzione delle nostre chiese e per il sostentamento dei nostri  pastori, non attingono neanche 1 euro dal gettito 8xmille.

Vuoi ricevere informazioni su come vengono destinati i fondi dell’8xmille alla Chiesa Avventista?

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